
WEEKEND | 3 giorni a Napoli: cosa vedere e dove mangiare
QUESTO VIAGGIO FA PER VOI SE
- Siete pronti ad immergervi nel folklore di una città fieramente ancorata alle proprie tradizioni
- Volete gustare una pizza di incomparabile bontà nel luogo che l'ha reso il piatto più famoso al mondo
- Vi emoziona l'idea di esplorare una città sotterranea che custodisce una gloriosa storia e avvincenti leggende
- Volete ammirare la celebre vista sul vulcano più pericoloso d'Italia
- Amate i siti culturali, i prodigi artistici e le meraviglie architettoniche della nostra storia
- Non vedete l'ora di affrontare una maratona di cibarie deliziose
Napoli è una delle città più sorprendenti che io abbia visitato! Per anni mi sono sentita dire “ma come? non sei mai stata a Napoli?” “non puoi non vedere Napoli” “Pazza, devi andare a Napoli!” e via così in una profusione di stupore e disapprovazione collettivi. Eppure, inspiegabilmente, non avvertivo l’urgenza e la curiosità di visitare questa città. Accidenti se mi sbagliavo!
Ora che l’alta velocità collega la capitale partenopea con poche comode ore di treno da Milano è da scellerati non trascorrere lì almeno un weekend! Quindi, armati di una lunga lista di cose da vedere, ma soprattutto da mangiare, ci siamo apprestati ad affrontare la grandiosità della storia e della cultura napoletana.
- Città
- Cultura locale
- Gastronomia
- Siti storici
MAPPA DELLA CITTÁ







Ecco quali sono le cose da fare assolutamente durante tre giorni a Napoli:
COSA VEDERE

LA FERMATA DELLA METROPOLITANA “TOLEDO”
La metropolitana di Napoli è considerata, a ragione, una delle più belle d’Europa e alcune delle sue fermate offrono momenti di altissima meraviglia. La fermata Toledo è la più bella in assoluto e collega la città con i Quartieri Spagnoli. Quella in foto è chiamata la “Galleria del mare” di Bob Wilson ed è una delle opere che hanno reso una semplice fermata della metropolitana un luogo da visitare!

VIA TOLEDO
Trattasi di una delle vie dello shopping partenopeo e delle principali arterie di Napoli, collega Piazza Diaz fin quasi al mare interrompendosi in prossimità di Piazza del Pleibiscito. Su questa strada si affacciano innumerevoli palazzi, chiese, negozi e si diramano le strade che conducono ai Quartieri Spagnoli.

QUARTIERI SPAGNOLI
Da sempre conosciuti come un simpatico covo di filibustieri, oggi i Quartieri Spagnoli sono diventati un’attrazione e hanno ammorbidito la nefasta reputazione che li caratterizzava bardando a festa le proprie strade con striscioni che incoraggiano l’amore e l’orgoglio partenopeo. Murales variopinti, suggestivi vicoli, file di panni stesi e bassi napoletani vi attendono per mostrarvi uno spaccato di vita autentica.

I MURALES DI VIA EMANUELE DE DEO 46
Scarpinando in una delle vie dei Quartieri Spagnoli arriverete a uno slargo che vi presenterà alcuni murales super fotogenici che rendono omaggio ai miti di questa città: da un lato Diego Armando Maradona, al centro un’imponente Pudicizia dipinta da Bosoletti, e dall’altro una composizione che raffigura Totò, Massimo Troisi e Pino Daniele intenti a farsi compagnia nei cuori dei napoletani.

PIAZZA PLEIBISCITO
La gloriosa Piazza del Pleibiscito è uno dei tanti simboli di Napoli ed una delle piazze più imponenti e vaste d’Italia. Il suo colonnato vi sembrerà familiare e, in effetti, si ispira a quello di San Pietro a Roma, mentre la Basilica di san Pietro da Paola ricorda la forma del Pantheon, insomma chiamiamolo pure un omaggio alla città eterna! Dall’altro lato della piazza fa capolino il Palazzo Reale, una delle quattro residenze usate dai Borbone di Napoli durante il Regno delle Due Sicilie.

GRAN CAFFÉ GAMBRINUS
Sia che vogliate sedervi a un tavolino per gustarvi una tazzina di caffè o semplicemente curiosare nelle sue sale, non mancate di visitare questo storico caffè in stile liberty che, dalla la Belle Époque in poi, fu illustremente frequentato da Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Ernst Hemingway, Oscar Wilde e dalla straordinaria Imperatrice Sissi. I suoi fascinosi interni, gli stucchi decorati e i camerieri in divisa varranno l’altrettanto sontuoso conto.

MASCHIO ANGIOINO o CASTEL NUOVO
Aperto da Lun-Sab con orario 8.30-19.00 | Ingresso 6€ | Sito Internet
Emblema inconfondibile della città, l’epico Maschio Angioino vanta una storia avvincente e misteriosa. Eretto per volontà di Carlo I D’Angiò, aveva il saggio compito di fare da guardia alla città. L’architettura di questa fortezza presenta una stratificazione di elementi architettonici che si fondono con insospettabile armonia. All’interno vengono offerte delle visite guidate che, per esperienza, non mi sento di consigliarvi: quello che è compreso nel biglietto d’ingresso è più che sufficiente per farvi un’idea soddisfacente del luogo.

CASTEL DELL’OVO
Aperto da Lun-Sab con orario 9.00-18.30, Dom e festivi 9.00-14.00 | Ingresso gratuito | Sito Internet
Il Castel dell’Ovo è il più antico castello di Napoli e sorge sull’isolotto di Megaride dove, secondo la leggenda, approdò la sirena Partenope che, oltre a trovare qui la sua tragica fine, diede anche il primo nome alla città antica. Potrete visitare la Torre Maestra, la Torre Normanna, le celle dei monaci e i ruderi della chiesa del Salvatore.

SPACCANAPOLI
É la più celebre, caratteristica e importante via dell’impianto urbanistico della città. Spaccanapoli si presenta con uno stretto e rettilineo che divide la Napoli antica tra nord e sud. Da Castel Sant’Elmo sarà semplicissimo riconoscerla poichè si presenta come una sciabolata netta tra le fitte case del centro storico. Lungo questa strada si trovano negozietti di artigianato locale, botteghe di cibini gustosi e alcuni dei più bei palazzi e chiese che dovranno senz’altro far parte del vostro itinerario!

CHIESA DEL GESU’ NUOVO
Fa parte delle meraviglie in cui vi imbatterete percorrendo Spaccanapoli. Questa roboante chiesa è un’esplosione di meraviglie barocche che vi lasceranno senza fiato. La sua storia ricca e complessa comprende innumerevoli cambi dinastici, ristrutturazioni massicce e vicissitudini appassionanti. La chiesa subì importanti danni durante la seconda guerra mondiale, durante un attacco aereo una bomba cadde sul soffitto della navata centrale rimanendo miracolosamente inesplosa, se non è divino questo io non so!

CHIOSTRO DI SANTA CHIARA
Aperto da Lun-Sab con orario 9.30-17.30, Dom 10.00-14.30 | Ingresso adulti 6€, bambini entro i 6 anni 3,50€ | Sito Internet
Se avrete la fortuna di visitare questo luogo con una luminosa giornata di sole regalatevi il tempo per passeggiare pigramente col naso all’insù osservando le strepitose maioliche che lo rivestono. Il Chiostro Maiolicato fu modificato nella prima metà del Settecento da Domenico Antonio Vaccaro che realizzò due viali che si incrociano al centro dividendo il giardino in quattro sezioni circondate da 64 pilastri maiolicati e decorati con vivaci mattonelle in stile rococò.

CAPPELLA DI SAN SEVERO
Aperto tutti i giorni con orario 9.00-19.00, chiuso il martedì | Ingresso adulti 7€, ragazzi dai 10 ai 25 anni 5€, bambini entro i 9 anni ingresso gratuito | Sito Internet
Nascosto nel dedalo di stradine della città antica questo gioiello architettonico è uno dei luoghi più esoterici di tutta la città. La cappella, attigua al palazzo dei Principi di Sansevero, trabocca di statue scolpite con immensa maestria come la Pudicizia di Antonio Corradini, il Disinganno di Francesco Queirolo ed uno dei capolavori più noti e suggestivi al mondo, il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino
Una volta abbandonata la sua funzione di luogo di culto è divenuta un vero e proprio tempio massonico carico di simbologie e misteri che vedevano protagonista il Principe Raimondo di Sangro. Ma ciò che più ha contribuito alla fama sinistra dell’eccentrico nobile sono i marchingegni che si trovano nel locale attiguo alla Cappella, le famose Macchine Anatomiche, due scheletri umani rivestiti dell’intera rete venosa ed arteriosa riprodotta con dettagli un tantino troppo precisi per le conoscenze anatomiche dell’epoca. Inquietante. Suggerisco caldamente di acquistare il vostro biglietto online per saltare l’interminabile fila, pagherete 2€ in più ma risparmierete davvero molto tempo.

NAPOLI SOTTERRANEA
Escursioni in italiano partenze da Piazza San Gaetano 68 ogni ora dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 | Ingresso 10€ | Sito Internet
Il sottosuolo di Napoli riserva un labirintico reticolo di gallerie, cunicoli e pozzi di inestimabile valore storico degni di un’esplorazione approfondita. Napoli Sotterranea offre visite guidate che ricostruiscono la storia alquanto avvincente e romanzesca e di questi luoghi che, da cave di tufo per la costruzione della città, sono state poi adibite ad acquedotto, prima, a rifugio di guerra, poi, e a discarica prima, dopo e durante.
Il percorso offre momenti di altissimo fascino e merita le due ore di tempo che dovrete dedicargli. I più sensibili ai luoghi chiusi potrebbero vacillare davanti ad alcuni cunicoli, ma non temete, è solo una piccola parte del percorso. Vi consiglio vivamente di non fare come me, che mi sono mangiata una pizza fritta prima di entrare e sono scesa in maglietta.. Portatevi una felpa pesante e cercate di evitare la fase digestiva se non volete fermarvi a bere uno sciacquapanza (limone e bicarbonato) per non schiantarvi a terra. Recatevi sul posto almeno venti minuti prima dell’orario della visita per essere certi di riservarvi un posto!

SAN GREGORIO ARMENO
Una delle attrazioni più pittoresche della città è conosciuta come la strada dei presepi, ovvero, Via San Gregorio Armeno che in una visita di Napoli non potrà assolutamente mancare. Qui sacro e profano si incrociano in una caleidoscopica rappresentazione votiva che passa da innocui pastorelli a subrette scosciate e dittatori nordcoreani manifestando un bizzarro senso estetico e un solidissimo senso del contemporaneo. Potrete passeggiare tra le insolite botteghe mentre vi passerà accanto un chiassoso pulcinella offrendovi momenti di acutissimo folclore locale.

CASTEL SANT’ELMO
Aperto tutti i giorni con orario 8.30-19.30 | Ingresso adulti 5€, ridotto 2,50€ | Sito Internet
Abbarbicato su una collina che domina la città, è raggiungibile con la funicolare di Montesanto alla fermata Morghen oppure con la Funicolare di Chiaia, fermata Piazza Amedeo. Passato da castello a fortezza sotto il dominio di diversi sovrani oggi è un centro polifunzionale dedito ad iniziative culturali di varia natura. Dalla sua Piazza d’Armi e dai camminamenti di ronda potrete gioire ammirando gli scorci mirabili del Vesuvio, dei quartieri sottostanti e sbirciare nelle ville meravigliose che lo circondano regalandovi una delle viste più strepitose di tutta Napoli.
Durante la nostra visita non abbiamo avuto tempo di visitare il Cimitero delle Fontanelle, il Museo di Capodimonte e il Museo Archeologico. Avremmo anche voluto gironzolare per il Quartiere Sanità e farci una gita a Pompei ed Ercolano.. quindi dovremo tornare per forza per poter approfondire la nostra amicizia con questa città






DOVE MANGIARE
Alcuni di questi nomi li avrete già sentiti nominare, altri sono frutto di una media ponderata tra tutti i consigli dei local. Certo è che a Napoli la cucina è una cosa seria e tutti hanno un’opinione precisa su dove si mangi la pizza più verace, la genovese più saporita, la sfogliatella più croccante, la migliore frittata di pasta, i taralli più friabili, il polpo alla Luciana più lucianesco… quindi abbiamo dovuto provarne un po’ per poter dire ragionevolmente la nostra!
In un tipicissimo basso napoletano si trova questa minuscola taverna dove mangiare gustosissimi piatti della tradizione in una location spartana ma estremamente pittoresca. I proprietari, dotati di un solido senso dell’ospitalità, vi faranno sentire a casa e, dalle alici imbottite alle polpette al sugo agli ziti alla genovese, troverete piatti cucinati bene a prezzi onesti.
I migliori ziti alla genovese che abbiamo provato nella nostra breve permanenza in città e un pirotecnico piatto di pasta, fagioli e cozze vi faranno amare già questo ristorante, ma il superbo branzino in crosta di sale e le alici fritte vi daranno il colpo di grazia! Si, lo so mangiamo assaje ma è a solo scopo documentaristico!
Questo adorabile ristorante dall’atmosfera retrò offre un menù di ricette casalinghe tramandate da generazioni di valorose cuoche che, con bellicoso entusiasmo, hanno conservato tutto il gusto della tradizione napoletana in ogni piatto. Già solo varcando la soglia verrete catapultati in una sorta di macchina del tempo e potrete gustarvi, tra divanetti, tovaglie inamidate, foto antiche e luci soffuse, degli strepitosi ziti di mammà, friarielli, mozzarelle impanate, polpette al sugo che vi faranno travolgere da una sindrome Proustiana, altro che madeleine!
Se volete mangiare dell’ottimo pesce andate a Pignasecca e, dopo aver gironzolato per il mercato, potrete fermarvi alla Pescheria Azzurra. Potrebbe sembrare una semplice pescheria, invece accanto all’attività principale è nato questo baracchino che con pochi tavoli in strada offre la possibilità non solo di comprare, ma anche e soprattutto di mangiare piatti di pesce di grande qualità a prezzi super ragionevoli!
ANTICA PIZZERIA FRITTA ZIA ESTERINA SORBILLO
Questa è una vera e propria istituzione da inserire nelle guide di viaggio la cui visita andrebbe resa obbligatoria prima della partenza da Napoli! La pizza fritta come la fanno qui non l’avete mai mangiata, per non parlare di quella con le polpette che è una vero attentato alle arterie! Da pochi mesi ha aperto una sede anche a Milano, dunque l’esotismo di poterla mangiare solo a Napoli è andato a farsi benedire.
A Napoli c’è una galassia di pizzerie e una diatriba apertissima su quale sia la migliore. Alcune sono talmente famose da avere la fila fuori a partire da orari che noi definiremmo anglosassoni. Noi ci trovavamo al Vomero e, poichè qui si trova una pizzeria non conosciutissima dai turisti ma ultra acclamata dai locali abbiamo deciso di non farci travolgere dalla moda del “nome” e di provare questa. Mai scelta fu più azzeccata! Una pizza galattica! (quello nella foto era l’antipasto.. che non te la prendi una pizza fritta prima di una pizza al forno?!)
Ero super curiosa di provare questa pasticceria per il loro cavallo di battaglia, tale Fiocco di Neve, tanto decantato e acclamato dai golosoni della rete. Trattasi di un cicciotto pan brioche con un ripieno impalpabile dalla ricetta misteriosa ma, a detta degli esperti, sembrerebbe a base di ricotta di pecora e panna montata con crema pasticciera. Una piccola bomba a mano inspiegabilmente leggera.
La sfogliatella riccia è una delle cose più straordinarie dell’universo tutto e qui se n’è fatta un’arte. Per completezza devo dire che avrò provato questo libidinoso dolce in 5 o 6 posti durante questi giorni (sempre a scopo di ricerca, mica perché faccio schifo) e questo è il mio preferito a parità con Attanasio che, però, essendo piuttosto decentrato è più utile per i passeggeri dei treni che per i turisti che gironzolano per il centro. Anche la pastiera e i babà qui sono una delizia.
Abbiamo già detto quanto veneri la sfogliatella riccia, giusto? Ecco, qui da Attanasio troverete un paradiso delirante! Il business principale di quest’attività familiare sono, ovviamente, i miracolosi scrigni di sfoglia, ma troverete anche zeppole, babà e frolle. La cosa più gradita sarà sicuramente la vicinanza con la stazione del treno che garantirà agli scaltri visitatori di portare a casa un po’ di gioia croccante!


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