
ITINERARI | 14 giorni alle Azzorre: un giardino dell’Eden in mezzo all’Atlantico
QUESTO VIAGGIO FA PER VOI SE
- Desiderate immergervi in una giungla esotica senza spostarvi dall'Europa
- Amate i trekking panoramicissimi nella natura
- Siete tipi che quando fa caldo avete troppo caldo, quando fa freddo avete troppo freddo e il clima mite è l'unico giusto per voi
- Non vi spaventano i cambiamenti del meteo 1.243.529 volte durante una giornata
- Volete vedere dei banchi di delfini che fanno acrobazie da saltinbanco, come teneri esibizionisti!
- La profusione di fiori spontanei (e non) vi manda in visibilio
- Avete voglia di andare là dove il turismo di massa instagram friendly non è ancora arrivato a distruggere la poesia
Nella mia bucket list europea ci sono alcuni viaggi a contatto con la natura che non vedevo l’ora di fare e le Azzorre sono in questa lista da moltissimo tempo! Mi ha sempre affascinato questo arcipelago lussureggiante, remoto e quasi sperduto in mezzo all’oceano Atlantico che non ha mai visto la presenza dell’uomo fino all’arrivo dei coloni portoghesi. Ha qualcosa di selvaggio e potente.
Alle Azzorre si possono trovare distese di fiori, foreste tropicali e boschi di conifere, laghi vulcanici e spiagge nere, sorgenti calde e piscine naturali incastonate tra gli scogli: una varietà di panorami punteggiata qua e là da villaggi che si inseriscono armoniosamente nel paesaggio rendendolo unico al mondo. I nostri amici della Penisola Iberica, infatti, hanno portato la loro cultura architettonica attraverso dei pregevoli esempi di barocco portoghese costruendo graziose cittadine che sbucano in mezzo alla natura creando delle visioni inattese.
Negli ultimi 500 anni sono state meta di avventurieri, navigatori, cacciatori di balene e soldati. Ultimo avamposto europeo in mezzo allo sconfinato oceano dove il portoghese si parla con un accento incomprensibile, i ritmi sono lenti, le mucche si impadroniscono delle strade e le temperature sono miti tutto l’anno.
“La prima isola che si incontra, vista dal mare è una distesa di verde e nel mezzo vi brillano frutti come gemme, e a volte strani uccelli dalle piume purpuree si confondono con essi. (..) Le piogge sono abbondanti e il sole impietoso: e per questo clima e per la terra nera e ricca gli alberi sono altissimi, i boschi lussureggianti e i fiori abbondano: grandi fiori azzurri e rosa, carnosi come frutti, che non ho mai visto in nessun altro luogo”
(A. Tabucchi, Donna di Porto Pim)
Queste 9 isole di struggente bellezza raccontano ognuna la propria storia e meritano di essere visitate assaporandone ogni scorcio grazie alle temperature che rendono la stagione turistica pressoché ininterrotta. Tuttavia, per gli amanti botanici all’ascolto, il periodo migliore per visitarle è senz’altro tra luglio e agosto per via della strepitosa fioritura delle ortensie.
Clima mite, però, non vuol dire meteo perfetto! Per via della loro posizione in mezzo alle correnti atlantiche potrete trovarvi in mezzo a cieli bigi, nebbie padane e frizzanti pioggerelle. Dovrete, quindi, avere pazienza, una buona organizzazione e non perdervi d’animo per essere sempre pronti ad adeguare i vostri programmi alle circostanze metereologiche. Per darvi un’idea in 9 giorni a Sao Miguel siamo riusciti a vedere la Lagoa do Fogo sgombera dalle nuvole solo il giorno prima di partire!
Come fare dunque per organizzarsi al meglio per questo viaggio?
Ecco alcuni consigli prima di entrare nel merito dell’itinerario!

- Natura
- Panorami costieri
- Escursionismo
- Avventura
- Road trip
- Gastronomia
MAPPA DELL’ITINERARIO
LE TAPPE IN BREVE
GIORNO 1 | FAIAL
GIORNO 2 | FAIAL
GIORNO 3 | FAIAL
GIORNO 4 | FAIAL – PICO
GIORNO 5 | PICO
GIORNO 6 | PICO – FAIAL – SAO MIGUEL
GIORNO 7 | SAO MIGUEL
GIORNO 8 | SAO MIGUEL
GIORNO 9 | SAO MIGUEL
GIORNO 10 | SAO MIGUEL
GIORNO 11 | SAO MIGUEL
GIORNO 12 | SAO MIGUEL
GIORNO 13 | SAO MIGUEL
GIORNO 14 | SAO MIGUEL – PARTENZA



E ora ecco l’itinerario del nostro viaggio tra isole vulcaniche e natura selvaggia.
GIORNO 1 | ARRIVO A FAIAL
Arrivando in aereo a Faial atterrerete nel minuscolo aeroporto di Horta, affacciato direttamente sul mare e circondato da prati verdi, alberi maestosi e cespugli di fiori. Faial è chiamata anche “ilha blu” per via della ricchissima fioritura di ortensie (che devono il loro colore al ferro del sottosuolo), e il primo emozionante impatto con quest’isola restituisce subito la sensazione di vorticosa libertà che si respira in un luogo così remoto.
In tutta l’isola ci saranno in tutto due semafori, la natura è talmente variopinta e armoniosa che sembra curata da un paesaggista, le piscine incastonate tra gli scogli sono così invitanti da far superare il timore per l’acqua gelida e i panorami sono di una bellezza commovente. Ok, mi avete scoperta. Faial è la mia isola preferita. Non importa se abbiamo trovato un po’ di pioggia o il cratere era immerso nella nebbia, qui ci si sente totalmente parte della natura: una sensazione che non ha prezzo.
Una volta arrivati a Horta dirigetevi subito sul Monte da Guia per farvi dare il benvenuto dall’Isola, lasciate la macchina in prossimità della Capela de Nossa Senhora da Guia e imboccate il sentiero alle sue spalle, è un percorsino brevissimo e facile ma dall’alto del promontorio vi regalerà delle viste spettacolari su Horta, la spiaggia di Porto Pim e la costa!

GIORNO 2 | VISITA DI FAIAL
Il primo giorno a Faial prendetevi un po’ di tempo per fare una breve passeggiata nel centro di Horta, una cittadina graziosa con una marina decisamente affascinante. Per via della sua posizione in mezzo all’oceano quest’isola ha uno dei porti più importanti dell’Atlantico. I marinai che negli anni hanno solcato le acque e trovato riparo nell’accogliente e allegra Faial hanno instaurato la meravigliosa tradizione di lasciare dei dipinti sulla banchina a testimonianza del loro passaggio rendendo questo luogo un caleidoscopico promemoria dello spirito indomito e avventuroso e che governa le peripezie umane! Fate una visita anche al Peter’s Cafè Sport, un’istituzione per tutti i viaggiatori che qui possono bere il Gin do Mar più famoso dell’atlantico tra centinaia di bandiere nautiche, adesivi, ossi di balena e un’allegra confusione cosmopolita.
Subito dopo dirigetevi verso la bellissima spiaggia nera di Almoxarife sostando lungo la strada al Miradouro de Nossa Senhora da Conceição dove potrete godere di una bellissima vista anche sul Monte Pico, protagonista indiscusso di tutti i point of view di questo versante. Arrivati alla spiaggia potrete rilassarvi con una bella passeggiata, fare un bagno, pranzare vista mare o visitare la chiesa di Nossa Senhora da Graça.
Proseguite per il Miradouro da Ribeira das Cabras nella parte settentrionale e più selvaggia dell’isola e da lì scendete verso la Praia da Fajã dove vi aspetta una piscina naturale e una lunga spiaggia di sabbia nera con alle spalle un’imponente montagna verdissima che fa pensare alle Hawaii.
Nonostante l’isola abbia una superficie di soli 173kmq l’attività vulcanica è decisamente protagonista del suo paesaggio. L’ultima tappa della giornata, infatti, sarà l’imperdibile Vulcao do Capelinhos, la più recente formazione vulcanica delle Azzorre dove si può ammirare la vista sull’oceano e la costa lunare dove, dall’eruzione del 1958, la vegetazione non vuole più crescere. Per godere appieno del panorama bisognerà arrampicarsi lungo un percorso che vi condurrà ad un punto di osservazione ideale per rimirare la forza della natura che ha creato questo nuovo pezzetto di isola e l’iconico faro che svetta accanto al centro vulcanologico. Assicuratevi di avere con voi un paio di scarpe adatte, il terreno è friabile e le infradito non sono esattamente l’ideale.
Potrete terminare la vostra prima giornata di scoperta dell’isola a Porto do Comprido, a pochi passi dal Capelinhos, questo è un’ottimo punto per godersi il tramonto, fare un bagno o semplicemente ammirare le onde che si infrangono sugli scogli.


GIORNO 3 | VISITA DI FAIAL
Per questo secondo giorno di esplorazione dell’isola blu potrete iniziare recandovi al grazioso Giardino botanico che si trova a pochi minuti di macchina dal centro di Horta.
Da lì proseguite in direzione della Caldeira do Cabeço Gordo dove vi aspetterà un trekking sensazionale! Se, però, non siete fan delle grandi camminate potrete semplicemente osservare lo spettacolo del cratere di Faial dal balcone panoramico a cui si accede attraverso una piccola galleria che assicura un mirabolante effetto sorpresa!
Per terminare la giornata regalatevi qualche ora di relax alle Piscinas naturais do Varadouro dove potrete rosolarvi al sole su una delle comode piattaforme di legno e tuffarvi dai trampolini nell’acqua frizzante dell’oceano. Infine fate una sosta da O Morro, il famosissimo caseificio che produce i migliori formaggi delle Azzorre da quelli freschi agli stagionati e piccanti fino al più venduto e premiato formaggio a pasta molle.
Indipendentemente dal terreno, se desiderate intraprendere la mirabile impresa di percorrere tutta la caldera iniziate sempre da sinistra, dove c'è la parte più difficile e meno panoramica ma in questo modo avrete una vista più bella sul Monte Pico e la caldera sottostante durante la maggior parte del trekking. Se invece vorrete solo fare una parte del trekking e non completare l'anello iniziate da destra, è la parte più panoramica dove c'è la fioritura più bella.




GIORNO 4 | DA FAIAL A PICO
Per recarvi a Pico da Faial dovrete prendere un traghetto che in mezz’ora di navigazione vi porterà ai piedi del Vulcano cambiando completamente scenario. Programmate una partenza di buon ora così da poter dedicare l’intera giornata alla scoperta dell’isola!
Una volta attraccati al porto di Madalena potrete fare un veloce giro nel piccolo capoluogo e recarvi al caratteristico Museo del Vino, raggiungibile in pochi minuti di macchina, realizzato all’interno di un antico convento carmelitano. Il museo ospita un’interessante collezione e un’enorme pittoresca dracena che ha ben 850 anni e circa 16m di diametro.
La tappa successiva, sempre a tema vino, sarà alla Vinhas da Criação Velha dove troverete il pittoresco Moinho Do Frade. Qui i vigneti colorano la terra nera e sono protetti dai venti marini da uno straordinario labirinto muretti a secco in pietra lavica che corrono paralleli alla costa e si arrampicano verso l’entroterra.
Percorrendo la strada ER1 che fiancheggia la costa sud dell’isola offrendovi bellissimi paesaggi e scorci sul mare arriverete a Lajes, il primo insediamento dell’isola, famosa per il Museo della caccia alla balena, per gli osservatori e per le sue folkloristiche casette risalenti all’inizio del ‘700. Pranzate al Bistrot Whale’come ao Pico dove potrete gustare un delizioso peixe porco con vista sul vulcano.
Se avrete la fortuna di trovare una giornata tanto bella da avvistare la sommità del Monte Pico allora la vostra prossima tappa sarà alla Lagoa do Capitão dove il delizioso laghetto vi offrirà splendide photo opportunities ed entrambe le strade che percorrerete per arrivare, la EN2 e la EN3, meritano di essere esplorate!
Terminate questa ricca giornata in uno dei posti più belli dell’isola, l’Azores Wine Company, un’azienda vinicola nata dalla volontà di tre giovani azzorriani con il desiderio di recuperare i vitigni locali in via d’estinzione e promuovere il turismo enogastronomico. Qui potrete gustare, oltre ai vini prodotti, anche una splendida cena nel ristorante panoramico e dormire in una delle scicchìssime camere vista oceano
Se come noi avrete preso una macchina a noleggio non sarete sicuramente in possesso dei dati della macchina ma potrete selezionare "Rent Car" dal menù a tendina della voce "Brand" e riempire il campo "Licence number" con "0" seguito dal numero della vostra patente o del passaporto. Una volta ritirata la vostra allegra vettura dovrete contattare la compagnia per dare tutti i dati della macchina poichè le targhe non registrate non saliranno a bordo. Ovviamente sul sito non è spiegato chiaramente niente di tutto ciò quindi noi abbiamo fatto molta ma molta più fatica di così 🙂


GIORNO 5 | VISITA DI PICO
Il secondo giorno a Pico potrete dedicarlo alle numerose attività che offre l’isola. I più instancabili e allenati potranno fare il trekking che conduce sulla sommità del vulcano. Si tratta di un percorso particolarmente impegnativo di circa 7 ore con un dislivello di oltre 1.000 metri per cui è necessario avere la giusta attrezzatura. Se deciderete di intraprendere questa avventura dovrete passare dalla Casa da Montanha per versare la tassa d’accesso al trekking di 10€ e registrare la vostra presenza.
In alternativa potrete dedicare la mattina all’avvistamento delle balene! Questa particolare zona dell’Atlantico, infatti, pullula di vita marina ed essendo nella splendida traiettoria delle migrazioni è molto facile imbattersi in banchi di delfini e esemplari di capodogli. Ci sono numerose compagnie che organizzano le escursioni in barca sia da Madalena che da Lajares.
Nel pomeriggio potrete prenotare una visita alla Gruta das Torres. L’imponente grotta che sembra uscita da un raconto di Jules Verne, è il più grande tunnel lavico visitabile delle Azzorre lungo più di 5km e alto una quindicina di metri.
Se invece volete rilassarvi al sole potrete tuffarvi nelle acque vivaci della Piscinas naturais da Criação Velha, della Piscina Santo Antonio o della Piscina Cais do Pico. Avendo una costa particolarmente rocciosa l’unica chance per fare un bagno sono, infatti, le piscine naturali dato che l’unica spiaggia, peraltro non indimenticabile, è nella zona di Praihna.


GIORNO 6 | DA PICO A FAIAL A SAO MIGUEL
Questa giornata potrete godervela con calma a seconda dell’orario in cui avrete prenotato il volo verso Sao Miguel. Noi avevamo un aereo nel tardo pomeriggio quindi abbiamo preso un traghetto la mattina presto per goderci qualche ora di relax a Faial prima dell’imbarco.
Se avrete a disposizione un po’ di tempo potrete dedicarlo a un meraviglioso trail a cavallo, da 1 ora e mezza fino a 5 ore, che vi porterà nel cuore dell’isola circondati dai suoi panorami a perdita d’occhio, attraversando verdissimi pascoli e villaggetti deliziosi.
Trovare il modo di passare il tempo non sarà difficile e il volo per Sao Miguel sarà estremamente rapido e scorrevole. Una volta arrivati sull’isola verde, non vi resterà che abbandonarvi alla sua meraviglia.


GIORNO 7 | SAO MIGUEL – Ponta Delgada e Piantagioni di Ananas
L’Isola di Sao Miguel è un vero gioiello in cui si condensano tutte le moltitudini di paesaggi che le Azzorre hanno da offrire. Essendo la più grande e popolosa dell’arcipelago vi farà un po’ uscire dalla dimensione fiabesca di Faial, ma appena vi sposterete dalla capitale e dai piccoli centri urbani sarete immediatamente catapultati nella sua natura prepotente.
Per il vostro primo giorno sull’isola potrete iniziare dalla visita della sua allegra capitale. Le strette vie del centro storico riflettono le varie stratificazioni architettoniche attraverso gli esempi di barocco portoghese di chiese e palazzi. Partite dal Campo de São Francisco dove si affaccia il Santuário do Senhor Santo Cristo dos Milagres e continuate per Portas da Cidade perdendovi nelle stradine e nei vicoli che ospitano negozietti di artigianato locale, caffè e ristoranti deliziosi.
La città offre anche momenti di pace nel verde dei suoi giardini, Jardim António Borges e Jardim Botânico José do Canto, e un’atmosfera pittoresca al Mercado da Graça dove potrete trovare diversi prodotti tipici, uno su tutti per gli amanti del genere è il formaggio locale da “O rei dos queijos”.
Nel pomeriggio fate una visita da Ananases Arruda per vedere come vengono coltivati i famosi ananas delle Azzorre e gustare una brocca di concentrato fatto al momento caro come il fuoco ma sicuramente dissetante.


GIORNO 8 | SAO MIGUEL – La costa ovest e Mosteiros
Le alte coste laviche frastagliate, i morbidi pascoli che digradano verso il mare, i fari, le piscine naturali e i tramonti con una birretta in mano sono ciò che vi aspetterà in questo nuova entusiasmante giornata che dedicherete alla scoperta della costa ovest dell’isola.
Come prima cosa recatevi al Miradouro da Ilha Sabrina dove avrete degli scorci magnifici sul Farol da Ponta da Ferraria. Volendo potrete intraprendere un breve sentiero costiero e fare una passeggiata che in meno di mezz’ora vi porterà direttamente al faro attraversando campi di grano e pascoli. Dal Miradouro proseguite per Ponta da Ferraria dove si trova un dimesso centro termale e delle piscine naturali che si riscaldano durante la bassa marea grazie all’acqua che fuoriesce delle sorgenti calde.
Fate i vostri bagni, fermatevi a vedere l’arco di lava e rimettetevi in macchina per andare al Miradouro da Ponta do Escalvado che è sicuramente molto in alto nella nostra top 10 dei punti panoramici più belli di Sao Miguel.
Da qui proseguite per Praia dos Mosteiros, una delle spiagge più belle in cui fermarsi a fare un bagno e gustarvi qualche tuffo ghiacciato di fronte ai faraglioni che caratterizzano la baia. Terminate la giornata a Ponta dos Mosteiros dove vi aspettano alcuni baracchini che vendono panini e aperitivi come il Sunset Steve’s Bar dove potrete sedervi ad ammirare il tramonto.




GIORNO 9 | SAO MIGUEL – Sete Cidades
La giornata di oggi sarà dedicata a Sete Cidades uno dei luoghi più iconici e spettacolari di tutte le Azzorre.
Iniziate la giornata al Miradouro da Grota do Inferno. Dopo aver lasciato la macchina al posteggio percorrerete un bellissimo sentiero che si snoda nella foresta e in una ventina di minuti vi porterà sul fianco della montagna. Da qui si apre una delle viste più straordinarie delle Azzorre che abbraccia i crateri, i laghi vulcanici sottostanti e, sullo sfondo, il mare!
Subito dopo fermatevi al Miradouro da Vista do Rei dove, oltre alla vista incredibile, si trovano le rovine di quello che doveva essere uno fastoso albergo, un epico fallimento imprenditoriale che svetta decadente in mezzo alla natura.
Proseguite per il Miradouro do Cerrado das Freiras (altra vista mirabolante) e iniziate la vostra discesa verso il villaggio di Sete Cidades che si trova proprio nel mezzo del cratere accanto a due laghi verde e blu separati da un ponte che sembra dividerne le acque.
Qui potrete passeggiare nei diversi sentieri che costeggiano le sponde dei laghi o dedicarvi a un’escursione in canoa. Se avete fame non perdetevi le incredibili torte della Tea House O Poejo dove, oltre ai dolci, potrete gustare un delizioso pranzetto.
Dopo aver esplorato il fondo della caldera tornate ad osservarla da un’angolazione più panoramica dirigendovi al Miradouro das Cumeeiras, proprio sul bordo dell’antico vulcano. Da qui, sulla sinistra, parte anche una bella passeggiata panoramica che vi porterà fino a Pico da Cruz. Per i più avventurosi è anche il luogo giusto per fare parapendio, volare sopra tanta meraviglia dev’essere impagabile.



GIORNO 10 | SAO MIGUEL – Fogo, Caldera Velha e le piantagioni di thè
Oggi si cambierà zona e ci si sposterà verso est, prima tappa della giornata sarà alla meravigliosa Lagoa do Fogo che si può contemplare in un paio di punti panoramici: il Miradouro do Pico da Barrosa, più in alto, e il Miradouro da Lagoa do Fogo da cui parte il trekking che porta giù fino alla spiaggia.
Se sarete stati così fortunati da non trovare la laguna avvolta nella nebbia allora potrete proseguire a cuor leggero verso l’area termale di Caldera Velha che, con la sua atmosfera tropicale alla Jurassic Park, è uno dei posti più suggestivi per immergersi in una pozza di acqua bollente.
Dopo esservi cotti per bene nelle acque sulfuree proseguite verso la cascata del Salto do Cabrito. Il posto è suggestivo, è carino anche farci un bagno, ma la strada per scendere con la macchina è piuttosto sfidante, io ve lo dico.
Dopo tutti sti bagni è ora di proseguire all’asciutto e fermarsi per un pranzo nella graziosa cittadina di Ribeira Grande, il secondo centro più grande dell’isola.
Da qui proseguite fino allo splendido Miradouro de Santa Iria e terminate la giornata alla piantagione di thè di Cha Gorreana dove potrete partecipate a una visita guidata della fabbrica, degustare degli interessantissimi thè oppure fare un bellissimo trekking che si snoda tra le piantagioni al di là della strada immergendosi in boschi suggestivi.
Qui alle Azzorre si crea la condizione climatica perfetta per coltivare l’amatissima bevanda e a Sao Miguel si trova l’unica vera roccaforte del thè in Europa. Fino a poco tempo fa erano le uniche piantagioni in assoluto nel continente europeo ma oggi esistono dei tentativi, anche riusciti, in Cornovaglia, Germania e perfino in Italia.





GIORNO 11 | SAO MIGUEL – Whale Whatching e Vila Franca do Campo
Questa giornata potrete dedicarla al whale watching organizzando un’escursione da Vila Franca do Campo con l’agenzia locale Terra Azul che propone diverse esperienze in mare: dall’osservazione delle balene e della vita marina, al bagno con i delfini, alla visita della Riserva di Ilhéu dove potrete fare il bagno ed esplorare il minuscolo cratere fino a dei più strutturati tour intorno all’isola.
Gli uffici di Terra Azul al porto, inoltre, si trovano a un passo dal laboratorio di Queijadas da Vila dove DOVETE assaggiare le fantasmagoriche Queijadas da Vila, delle tortine spaziali che si trovano solo qui e la cui ricetta è stata custodita gelosamente dalle suore del Convento de St. André per tempo immemore prima di finire nelle mani della famiglia Morgado.
Essendo a Vila Franca do Campo, antica capitale dell’isola e cittadina vivace, potrete cogliere l’occasione di visitare l’Ermida de Nossa Senhora da Paz, il più importante santuario delle Azzorre con una scenografica scalinata e una vista notevole sulla costa e l’Ilhéu.


GIORNO 12 | SAO MIGUEL – Furnas
Tra i luoghi del cuore a Sao Miguel, Furnas ha decisamente un posto in prima fila! Questa valle fertile, dove il suolo ribolle e la natura esplode ospita il giardino più famoso dell’Atlantico, una ricca attività geotermica, un lago vulcanico, dei trekking incantevoli e suggestive terme.
Iniziate la vostra esplorazione partendo dall’alto: dal Miradouro do Pico do Ferro dove si può vedere la vastità del cratere con il lago, le fumarole, le coltivazioni e il mare all’orizzonte.
Una volta scesi a valle dirigetevi alla zona di Caldeiras das Furnas che vi accoglierà con vapori umidi, un simpatico odore di uova marce e un tripudio di pozze d’acqua che ribolle.
Se avete voglia di un bagno caldo potete andare nel piccolo ma delizioso complesso termale di Poça da Dona Beija con bellissime piscine in pietra immerse nella natura.
Per restare in tema di natura e terme spostatevi ora verso il Parque Terra Nostra, uno dei luoghi più suggestivi dell’isola intera dove con estrema maestria è stato ricreato un giardino romantico con un’esplosione di piante esotiche, fiori brillanti, sentieri di ginko biloba, imponenti alberi secolari e un’ampia piscina di acque termali.
Qui si trovano oltre 600 varietà di camelie, pareti di ortensie, quinte di palme, percorsi d’acqua e molto altro. C’è anche un hotel stile Art Déco in cui potrete alloggiare per avere una visione privilegiata del parco. Anche se non vorrete fermarvi a fare il bagno considerate di restare un paio d’ore a godervi il posto.
Dopo la visita al parco sarà ora di rifocillarvi con uno squisito e tipicissimo cozido das Furnas, uno stufato di carne e verdure che viene cotto in pentole di coccio sottoterra grazie al calore geotermico.
Per vedere questi forni naturali dovrete recarvi in prossimità del lago alla Caldeiras da Lagoa das Furnas dove sono scavate diverse buche in cui sia gli abitanti che i ristoratori possono mettere a cuocere, davanti agli sguardi stupiti dei turisti, il proprio cibo accanto alle pozze di acqua gorgogliante. Qui c’è anche l’accesso al Parque da Grená una magnifica riserva dove potrete fare dei trekking spettacolari in mezzo al bosco.
Sulla sponda opposta del lago, infine, troverete la cappella di Nossa Senhora das Victorias che si riflette sull’acqua con la sua aria severa. Qui c’è un altro parco, il Jardim José do Canto, dove potrete fare un’altro bel percorso nella natura. Se non avete tempo per tutti questi trekking segnateveli per un altro giorno, tanto vorrete sicuramente tornare a Furnas!









GIORNO 13 | SAO MIGUEL – Ribeira dos Caldeiroes e la costa Nordest
Per concludere l’esplorazione dell’isola manca solo la parte nordest, la più selvaggia e meno battuta dai turisti ma ricca di luoghi imperdibili! Il primo è il Parque Natural Ribeira dos Caldeirões, un grazioso parco che ospita antichi e ingegnosi mulini tra felci, ortensie e una poderosa cascata. Qui potrete intraprendere un sentiero che si inerpica nel bosco o dedicarvi al canyoning.
Proseguendo nella perlustrazione della costa orientale incontrerete il più piccolo Jardim Botânico da Ribeira do Guilherme e la deliziosa cittadina di Nordeste con il suo bel ponte in pietra.
Proseguendo su questa strada panoramica incontrerete uno dei luoghi più affascinanti dell’isola, il Miradouro da Ponta do Sossego, un giardino curatissimo con diverse terrazze da cui ammirare la vista, fiori a profusione e numerosi tavoli dove fare picnic indimenticabili.
Proseguendo per Povoação potrete fare un bellissimo trekking al Salto do Prego dove troverete ad aspettarvi una cascata che si getta in un laghetto idilliaco. La camminata parte da Faial da Terra e dura circa 2 ore attraverso una fitta vegetazione e un sentiero a tratti accidentato ma estremamente suggestivo. Se avrete ancora tempo a disposizione fermatevi a fare un bagno sulla bella spiaggia nera di Povoação.



GIORNO 14 | SAO MIGUEL – Trekking, adrenalina e relax
Non è male tenersi un giorno in più a Sao Miguel, un po’ per le moltissime attività che l’isola ha da offrire, un po’ perchè il meteo bizzarro che caratterizza questo angolo di mondo potrebbe rendere più complessa l’organizzazione delle giornate e avere del tempo extra vi permetterà di non perdere niente o di tornare a vedere qualcosa che vi ha conquistati.
Cosa fare, però, in quest’ultima giornata se avete già visto tutto? Primo imperdibile spot è la Piscina de Caloura, forse la più suggestiva dell’isola che sembra galleggiare nel mare incastonata nella roccia.
Se non avete voglia di un bagno potete fare un trekking che vi porterà sulla riva della Lagoa de Fogo o in uno dei bellissimi parchi naturali di Furnas, oppure dedicarvi a una delle molte attività adrenaliniche dal canyoning, al kayak, al parapendio al quad!
Se all’adrenalina preferite qualcosa di più tranquillo potete dedicarvi a una passeggiata a cavallo per ammirare gli scorci dell’isola da una prospettiva nuova.
Quel che è certo è che le Azzorre sono piene di sorprese, si riparte con la sensazione di aver dimenticato qualcosa e la necessità di tornare.





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