LIBRI,  RUBRICHE

10 libri di viaggio per placare la vostra wanderlust

La capacità di raccontare storie, intessere trame articolate, immaginare mondi fantasiosi o decifrare la realtà e tradurla ordinatamente su svariati chilometri di carta è un’operazione che mi ha sempre affascinata pur sfuggendo al mio controllo, in compenso sono sempre stata una bellicosa lettrice. Tra le esperienze più appaganti della vita leggere e viaggiare sono ai primissimi posti della mia personalissima classifica ma, quando le due cose trovano una felice unione, il risultato è oltremodo entusiasmante. Di libri belli ne ho letti a tonnellate, ma quelli che riescono a trascinarti in un altro luogo e a farti viaggiare insieme a loro sono una vera e propria manna dal cielo, indi per cui ho deciso di raccontarvi i miei preferiti.

1 | UN INDOVINO MI DISSE, Tiziano Terzani

“Quel che mi è sempre piaciuto del buddhismo è la sua tolleranza, l’assenza del peccato, la mancanza di quel peso sordo che noi occidentali, invece, ci portiamo sempre dietro e che è in fondo la colla della nostra civiltà: il senso di colpa.” 

Questo libro è un caposaldo della letteratura di viaggio impegnata. Tiziano Terzani ci ha regalato alcune delle produzioni letterarie e delle riflessioni più illuminate degli ultimi decenni, ha dipinto atmosfere perdute, culture lontane, realtà crude e paesaggi fiabeschi aprendo gli occhi dei lettori in ogni angolo del globo. Questo libro, in particolare, parla del 1993 anno in cui grazie alla profezia di un indovino decise di spostarsi per il continente asiatico senza utilizzare aerei e dando via ad uno dei percorsi culturali e umani più significativi della sua vita. Un must assoluto!

2 | IN ASIA, Tiziano Terzani

“L’Occidente è la cultura intesa come scienza, cioè come conoscenza del mondo attorno all’io, mentre l’io è solo strumento e luogo di pensiero.” 

Che Terzani avesse un legame viscerale con la cultura asiatica non è un mistero per nessuno. Questo libro, come racconta lui stesso, è una raccolta dei numerosissimi articoli e servizi che scrisse negli avvincenti anni da corrispondente estero per alcuni giornali internazionali. “La collezione che segue è una selezione delle cose puramente giornalistiche che ho scritto nel corso degli ultimi 25 anni” Il suo sguardo è preziosissimo per chiunque voglia iniziare a comprendere meglio le diverse culture orientali attraverso le vicissitudine storico politiche e le più quotidiane e bizzarre diversità culturali. Fa sicuramente parte della bibliografia indispensabile di ogni viaggiatore curioso!

3 | NELLE TERRE ESTREME, Jon Krakauer

“Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso.”

Questo libro è l’esatto paradigma della ricerca di se stessi attraverso il viaggio e il contatto con la natura. In questo caso si tratta di un viaggio un tantino estremo e dall’esito un tantino nefasto però questo libro è un concentrato di emozione intimistica. In soldoni è la storia di un giovane irrequieto e infelice che decide di allontanarsi dalla società e dagli affetti per cercare il senso della vita, senso che troverà proprio nelle terre estreme dell’Alaska. 

4 | AUTOSTOP CON BUDDHA, Will Ferguson

“Se l’ideale a cui aspira il mondo occidentale è l’autorealizzazione, quello a cui aspira il Giappone è la sintonia. Il termine armonia ha in giapponese la stessa valenza che la parola libertà ha in Occidente.”

Ecco un bel libro on the road dove il nostro simpatico Will Ferguson racconta il suo entusiasmante viaggio in Giappone in autostop. Tra momenti esilaranti e riflessioni culturali avvincenti ci offre una gustosa panoramica sulla cultura nipponca esplorando il paese in lungo e in largo e scegliendo i percorsi meno battuti dal turismo. Durante il suo girovagare incontrerà una quantità di bizzarri personaggi che permetteranno di mettere più a fuoco le peculiarità di un Giappone inedito.

5 | WILD, Cheryl Strayed

“Nella vita ci sono un’alba e un tramonto ogni giorno. E tu puoi scegliere di essere presente, puoi metterti sulla strada della bellezza.” 

Questo libro un po’ come “Nelle terre estreme” parla di una profonda rinascita ma nel caso della buona Cheryl il percorso di crescita interiore è finito un filino meglio. Anche in questo caso abbiamo una ragazza giovane e infelice che si trova improvvisamente privata degli affetti più importanti e, al colmo dello sconforto, decide di imbarcarsi in un trekking tra i più scriteriati degli Stati Uniti, il Pacific Crest Trail: un un percorso lungo 4.260 chilometri che parte dal confine tra Stati Uniti e Messico e attraversa la California, l’Oregon e Washington terminando al confine col Canada. La lenta presa di coscienza di Cheryl attraverso il suo viaggio ci accompagna come un caldo abbraccio regalando riflessioni luminose e potenti.

6 | SULLA STRADA, Jack Kerouac

“Basta seguire la strada e prima o poi si fa il giro del mondo. Non può finire in nessun altro posto, no?”

E’ uno dei classici moderni più iconici, manifesto della beat generation, baluardo di ogni viaggiatore che si rispetti. Nonostante sia stato pubblicato nel 1957 riserva una lettura estremamente attuale della condizione umana attraverso la storia di quel gran filibustiere di Sal (Kerouac stesso) e dei suoi strampalati amici. Si tratta di un viaggio fisico e spirituale che il protagonista compie attraverso gli Stati Uniti partendo da New York e dirigendosi verso ovest, cavalcando i binari, facendo amicizia e festeggiando tutta la notte. La frustrazione e il desiderio del protagonista di vedere il mondo sono temi che possono entrare in risonanza con molti di noi. Ciò che amo particolarmente di questa storia è che attraverso tutte le sue avventure di viaggio, Sal diventerà una persona migliore, più forte e più sicura.

7 | UN GIORNO, VIAGGIANDO.. , Tony e Maureen Wheeler

“Iniziammo la discesa verso Kathmandu, la città ci apparve come il paradiso in terra, con il suo profilo scandito dai tetti a pagoda, il luccichio delle lampade ad olio dietro le grate in legno delle finestre e l’ultimo sole che infuocava le vette innevate dell’Himalaya sullo sfondo.”

Tony e Maureen Wheeler sono gli indomiti fondatori dell’impero delle guide Lonely Planet e in questa avvincente autobiografia raccontano i rocamboleschi viaggi che li hanno portati a scrivere la loro prima pubblicazione decretando l’inizio di un mito indiscusso. Più che per la maestria narrativa questo libro vi catturerà per le innumerevoli avventure e la grande influenza che quest’intrepida coppia ha avuto sulla nostra cultura di viaggio.

8 | VIAGGIO DI UNA PARIGINA A LHASA, Alexandra David Neel

“Chi viaggia senza incontrare l’altro, non viaggia, si sposta.”

Questo libro è un diario di viaggio in cui l’immensa Alexandra David Neel, giovane parigina di buona famiglia, appassionata orientalista, esploratrice e antropologa, racconta la sua straordinaria avventura per raggiungere la capitale del Tibet. Nel 1923 a cinquantaquattro anni decide di partire a piedi dalla Cina con un giovane lama di nome Yongden, mendica, dorme per terra, si traveste da pellegrina, monta in groppa a bestiole di ogni genere e supera frontiere presidiatissime in barba alle autorità coloniali britanniche diventando un’icona dell’emancipazione femminile mondiale. Il libro non ha particolari guizzi narrativi né una scrittura particolarmente scorrevole, ma lei è un personaggio talmente suggestivo che non si più non amarla.

9 | Walden ovvero Vita nei boschi, Henri David Thoreau

“Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, affrontando solo i fatti essenziali della vita, per vedere se non fossi riuscito a imparare quanto essa aveva da insegnarmi e per non dover scoprire in punto di morte di non aver vissuto. Il fatto è che non volevo vivere quella che non era una vita a meno che non fosse assolutamente necessario.”

Quando lavoravo in un ente culturale il mio capo, un famoso violoncellista e direttore di pregiatissimi teatri italiani, mi costrinse a leggere questo libro poiché voleva creare una rassegna musicale intorno alla figura di Thoreau. Non l’ho mai ringraziato abbastanza perché questa lettura è stata in grado di scuotermi tanto da convincermi a lasciare quel lavoro.

10 | VIAGGI CON CHARLEY. ALLA RICERCA DELL’AMERICA, John Steinbeck

“Quando ero giovane e avevo in corpo la voglia di essere da qualche parte, la gente matura m’assicurava che la maturità avrebbe guarito questa rogna. Quando gli anni mi dissero maturo, fu l’età di mezzo la cura prescritta. Alla mezza età mi garantirono che un’età più avanzata avrebbe calmato la mia febbre. E ora che ne ho cinquantotto sarà forse la vecchiaia a giovarmi. Nulla ha funzionato. Quattro rauchi fischi della sirena d’una nave continuano a farmi rizzare il pelo sul collo, e mettermi i piedi in movimento. Il rumore d’un aereo a reazione, un motore che si scalda, persino uno sbatter di zoccoli sul selciato suscitano l’antico brivido, la bocca secca, le mani roventi, lo stomaco in agitazione sotto la gabbia delle costole. In altre parole, non miglioro. Vagabondo ero, vagabondo resto. Temo che la malattia sia incurabile.”

Scrittore venerato, romanziere prolifico, uomo di grande spirito, Steinbeck a cinquantotto anni si rende conto di conoscere ben poco del proprio paese e decide di caricare armi e bagagli a bordo di un furgoncino di nome Ronzinante e di partire insieme al vigoroso barboncino Charley. Il risultato è un ritratto irrimediabilmente profondo e appassionante dell’America e degli americani e una versione di Steinbeck che ce lo fa amare ancora di più.